La formazione per un traduttore: è davvero importante?


Quando parliamo dell’importanza di rivolgersi a un professionista della traduzione, non possiamo fare a meno di domandarci quali siano alcune delle caratteristiche che contraddistinguono questa figura nel mercato attuale. Mercato in cui la grande offerta di servizi spesso rischia di creare confusione nei potenziali clienti.

Di alcune di queste abbiamo parlato in post precedenti. Ad esempio, la Certificazione a norma UNI11591:2015. In questo post invece vorrei concentrarmi sull’importanza della formazione continua.

La formazione di un traduttore segue due percorsi paralleli e ugualmente indispensabili per svolgere bene il proprio lavoro. Una è la formazione di tipo tecnico-informatico. L’altra è la formazione di tipo specialistico.

Formazione di tipo tecnico-informatico

Partiamo dalla formazione di tipo tecnico-informatico. È importante sottolineare che anche nella nostra professione, al giorno d’oggi, è essenziale rimanere al passo con le innovazioni tecnologiche. Innovazioni che ci permettono di svolgere al meglio il nostro lavoro.

Pensiamo, ad esempio, ai PC o laptop di ultima generazione, con supporti di memoria esterni per l’archiviazione dei dati. A questi strumenti di base si affiancano poi programmi di ricerca e i vari software di aiuto alla traduzione (da non confondere con i software di traduzione automatica, che sono tutt’altra cosa, vedi post). Strumenti che permettono al professionista di tenere traccia di tutto ciò che ha tradotto nel tempo per i vari clienti. Inoltre, con questi strumenti è possibile creare archivi e banche dati terminologiche indispensabili per mantenere un elevato livello di qualità e coerenza nei testi tradotti negli anni.

Come è facile intuire, per poter usare al meglio tutti questi strumenti, i professionisti devono seguire corsi di formazione specifici che li aiutino a conoscere, innanzitutto, e poi a sfruttare i programmi e le funzionalità presenti sul mercato.

Formazione di tipo specialistico

La seconda tipologia di formazione importante per un professionista della traduzione è quella specialistica. Questa tipologia riguarda direttamente i settori di lavoro.

Per poter affrontare al meglio la traduzione di un testo in qualsiasi settore è necessario conoscere a fondo l’argomento, la terminologia specialistica in entrambe le lingue di lavoro, le tendenze di mercato, le caratteristiche delle aziende del settore. Tutti aspetti che il traduttore impara a conoscere nel corso degli anni e che tiene “in allenamento” grazie ai corsi di formazione continua.

La professione del traduttore è complessa e in continua evoluzione. La formazione continua diventa quindi una sorta di bussola per navigare sicuri e offrire ai clienti un servizio di qualità.

Un’ultima considerazione. La formazione continua offre ai traduttori la possibilità di fare rete con professionisti del proprio campo. Non solo, anche con i titolari delle aziende che partecipano, ad esempio, a incontri su futuro e innovazione o sui requisiti normativi o di sicurezza del settore.

Quindi se vi capiterà di incontrare un traduttore a uno dei prossimi eventi, non stupitevi, anzi, sarete sicuri di essere di fronte a un vero professionista che sta curando il proprio aggiornamento professionale.

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